L’ex Presidente Cocer lamenta la scarsa partecipazione di gente

Roma, 7 giu. (askanews) – ”Ridateci Piazza di Siena!”. L’appello viene dal gen. Serafino Liberati, presidente del Movimento Onda Patriottica e già presidente del COCER dei Carabinieri, all’indomani della celebrazione del 202° anniversario dell’Arma. La manifestazione è avvenuta presso la caserma di Tor di Quinto a Roma e ha visto la partecipazione di circa 1.600 invitati, per la quasi totalità carabinieri e loro familiari oltre ad esponenti politici, ma non vi è stata certo la partecipazione corale di cittadini come avveniva a Piazza di Siena, dove i posti erano circa 16mila. ”Tantissima gente – sottolinea Liberati – avrebbe voluto essere presente alla celebrazione e la partecipazione in massa della cittadinanza alle feste delle Forze Armate e delle Forze di Polizia significa consolidare legami utili alla sicurezza della città ed alla legalità in genere. Ma sembra, che nel 2013 il governo Letta abbia chiuso al pubblico le cerimonie militari annuali delle singole Forze Armate e di Polizia e quelle dei Corpi civili armati e non armati. Obiettivo dichiarato: contenere le spese. Resistono da allora solo il 4 novembre e il 2 giugno, celebrati in tono minore, quasi che gli uomini in divisa debbano vergognarsi di essere lì, fra la gente, perché dediti soprattutto a sprecare soldi dell’erario”. ”Le feste delle Forze dell’Ordine, della Difesa e della Sicurezza, armate e civili – continua Liberati – sono state per molti anni momenti per conoscere e valutare, alla luce del sole, attraverso l’attribuzione di riconoscimenti, spesso alla memoria, come e quanto quegli uomini e quelle donne in divisa, nell’anno trascorso, avevano saputo servire il bene comune, a volte anche con il proprio sangue. Ripristinare la cerimonie annuali e il Carosello dei Carabinieri a Piazza di Siena e la festa della Polizia a Piazza del Popolo, ad esempio, non significa, perciò, sprecare soldi, ma investire per formare una coscienza civica a favore della legalità e della sicurezza, rafforzando e sostenendo le Istituzioni”.