La sanità del futuro: convegno a Roma del movimento politico ONDA PATRIOTTICA

“La sanità del futuro”: è stato questo il tema del convegno organizzato dal movimento politico Onda Patriottica, che si è svolto il 21 aprile scorso presso la Casa Bonus Pastor a Roma. Vi hanno partecipato circa 150 persone, tra cui molti medici, docenti universitari, manager d’azienda e ex-ufficiali delle Forze Armate. L’incontro è stato aperto da Serafino Liberati, generale di C.A in congedo dei Carabinieri e oggi presidente di Onda Patriottica. Ha portato un saluto ai presenti anche Corrado Passera, presidente di Italia Unica.

 

Il programma del convegno ha visto le relazioni di diversi esperti: prof.ssa Paola Adinolfi, economista, direttore del Dipartimento di studi e ricerche aziendali dell’Università di Salerno; dott. Diego Zanoni, imprenditore, presidente di General Avia Technology Company e Medtrony Healt; dott.ssa Paola Canegrati, amministratore delegato del gruppo Impianta; prof. Massimo Barra, fondatore di Villa Maraini e membro della Commissione permanente della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa; prof. Mauro Dimitri, presidente della ong World Foundation of Urology; sen. Antonio Tomassini, presidente dell’Associazione di Iniziativa parlamentare e legislativa per la Salute e la Prevenzione.

 

Tra i vari interventi, sono state presentate varie proposte ed esperienze, ad esempio come rendere maggiormente sostenibile il sistema sanitario in Italia, come realizzare una nuova odontoiatria sociale negli ospedali come promuovere un nuovo progetto di welfare, come affrontare l’emergenza della terapia dei tossicodipendenti. Queste proposte troveranno spazio nel Programma di Onda Patriottica per la Sanità, in fase di definizione.

 

In conclusione, il presidente gen. Liberati ha sottolineato alcuni spunti emersi dal Convegno:

 

  1. E’ necessario rimodulare i rapporti tra Stato e Regioni in materia di sanità, per assicurare la universalità del diritto alla salute, garantito dalla Costituzione, che non può essere lasciato alla variabilità di fattori territoriali;
  2. Atteso il gap tra necessità e disponibilità economiche, è necessario coinvolgere nel sistema, in maniera integrata, tutte le componenti di cui oggi disponiamo nel settore pubblico, privato convenzionato e privato assoluto, per dare una risposta concreta alle attuali carenze;
  3. Nonostante le criticità, non si può dimenticare che il nostro servizio sanitario è quello che assicura la maggior aspettativa di vita, quindi non è da considerarsi completamente negativo, ma deve essere   supportato in maniera che non si trovi sempre ad operare in situazioni straripanti, nelle quali è più facile sbagliare o nelle quali sia ovvio che diminuisca la qualità.

 

Roma, 23 aprile 2015