Chi siamo

Innanzitutto cominciamo con il dire chi non siamo:

  1. non siamo gente che ruba, perché moltissimi di noi hanno combattuto per tutta la vita la illegalità nelle sue molteplici e diversificate forme e coloro che si sono uniti a noi hanno sposato in pieno questa filosofia di vita;
  2. non siamo gente che si disinteressa dei giovani, perché molti nostri aderenti lo sono e soprattutto perché tra i motivi che ci hanno spinto a fondare “Onda Patriottica” c’è il desiderio prioritario, vivo, intenso di restituire concreta vivibilità alla nostra gente, giovani, meno giovani ed anziani, nel loro momento esistenziale e nella loro legittima speranza di poter assicurare un futuro sereno a se stessi, a figli e nipoti;
  3. non siamo gente che trascura i lavoratori di ogni categoria, perché riteniamo che solo nel lavoro l’essere umano possa trovare la sua realizzazione e non precipiti nei vortici dell’ozio, anche se forzato, e nel disagio sociale. Per questo la ripresa economica del Paese è il nostro obiettivo primario;
  4. non siamo gente che tralascia i pensionati, perché anche nostri iscritti lo sono e sono ormai stanchi di essere considerati destinatari di “vitalizi improduttivi” e che invece hanno maturato il loro diritto con lunghi anni di impegno lavorativo e sono stati, peraltro, confusi con chi ha svolto temporanei incarichi politici, spesso per brevi periodi;
  5. non siamo gente a cui piace ristagnare e crogiolarsi nel passato, ma vogliamo realizzare un confronto attivo e soprattutto costruttivo, con i bisogni e perché no, anche con i desideri del cittadino, unica entità sovrana, attraverso un continuo rapporto dialettico con il nostro tempo, con le sue dinamiche e le sue contraddizioni, rivendicando con forza ed orgoglio i valori e gli ideali del nostro “manifesto” assolutamente non riducibili o negoziabili, per costituire un motore costantemente attivo di valori e proposte concrete;
  6. non siamo gente ostile ai rifugiati politici ed a coloro che sfuggono agli orrori delle persecuzioni e delle guerre, di qualunque religione ed etnia, ma vogliamo che l’emergenza da costoro prodotta si trasformi per tutti, ospitati ed ospitanti, in una meravigliosa opportunità di crescita sinergica e, soprattutto, che l’accoglienza non si esaurisca solo in una “disorganizzata sensibilità” del Paese nell’affrontare il problema dei migranti, che si sta traducendo in una supina accettazione dei flussi migratori, ma si possa assicurare loro la necessaria sostenibilità in termini di assistenza e di lavoro, che se non adeguatamente regolamentata sarà sicura fonte di serie problematiche sociali , per qualche verso già in atto e di cui non abbiamo assolutamente bisogno;
  7. non siamo gente che rifiuta l’Europa, ma riteniamo che la stessa vada rifondata rivedendo i Trattati di Maastricht e di Lisbona e soprattutto cercando di realizzare il sogno della “Cittadinanza Europea” che non è un fatto scontato, ma che deve essere perseguito come obiettivo fondamentale, attraverso adeguate politiche di integrazione ma ancor prima attraverso processi educativi che contrastino l’attuale, incontrovertibile accentuato individualismo con controproducenti chiusure soggettive a livello individuale e sociale.

E allora chi siamo?

Siamo uomini e donne di buona volontà, molti dei quali hanno già completato il “Cursus honorum” nell’ambito delle Forze Armate, di Polizia e delle altre Amministrazioni dello Stato, scevri da qualunquismi, demagogie ed interessi personali, non legati ad alcuna ideologia di Destra o di Sinistra, che, di fronte alla situazione attuale da cui emerge l’affievolimento delle ideologie, la confusa definizione dei confini dei Partiti, l’anomalia istituzionale per cui sembra che nello stesso Partito si faccia nel contempo governo ed opposizione , ritengono,come unica possibilità per la ripresa reale del nostro Paese, il dare vita ad un nuovo Risorgimento in un quadro sempre e comunque di “Legalità, Rispetto, Giustizia e Pacifica Convivenza”, nel quale l’Italianità, nella sua accezione più completa, si ponga come unico collante per il nostro Popolo, che solo in presenza di questo valore incontrovertibile ed assoluto può e deve rimboccarsi le maniche per andare avanti unito e compatto ridisegnando un nuovo futuro condiviso ed accettato.